Caro politico di lungo corso, ormai sei circondato, arrenditi. Esci
dal bunker della Casta con le mani alzate e molla l’osso della carica
parlamentare che detieni da varie legislature.
Più appari in tv e in giro e più ti detestano.
Non ti chiedo di sparire, di ritirarti a casa, portare il cane a far
pipì o trovarti un mestiere che magari non hai mai avuto. Sarebbe
disumano pretenderlo, so che non puoi fare a meno della politica, è la
tua malattia. Ho umana comprensione. Però abbi il coraggio di abdicare,
anzi meglio: di adottare.
Hai un compito politico non da poco, che non è quello di
ricandidarti, di recuperare le idee e le aspettative che, diciamo, per
colpa del sistema, hai tradito. Ma quello di fiutare, selezionare e
aiutare un giovane a emergere in politica al tuo posto; lui dovrà fare
tesoro anche dei tuoi errori, per non ripeterli. Si presenterà con una
faccia nuova, fresche energie e una sorgiva passione di cambiare.
Non scegliere un fidato tirapiedi, ma uno capace, bravo, e scommetti
su di lui, anche se poi sarà ingrato. Non cercare il modo di restare a
galla e risalire la corrente, di travestirti e gufare sui rottamatori,
passa il testimone. Ti propongo un voto di scambio: vota per dimezzare i
parlamentari e insieme vota per dare subito la pensione a chi non si
ricandida e ha fatto tre legislature.
Autoincentivati a ritirarti. Farai il bene tuo e nostro. Diventa
ostetrico, allevatore. Ti ritaglierai comunque un ruolo e lascerai un
segno. Lascia un buon erede e uscirai con onore. A testa alta, come la
pensione.
MARCELLO VENEZIANI, ilgiornale 08/07/2012