domenica 16 dicembre 2012

Questa volta caro Silvio non sono con te.

 
Nel 1993-94 ero un giovane adolescente che si iniziava ad interessare alla politica riconoscendo a questa un importanza fondamentale nella vita democratica di un Paese.
Potevamo dare fiducia solo a Silvio Berlusconi perche' questo Paese vedesse una politica liberale e non Statale. Abbiamo capito la bonta' della nostra scelta quando al primo passo falso gli hanno scippato il governo del Paese. Dopo vari governi di centrosinistra nel 2001 abbiamo deciso di dare fiducia ad un raggruppamento che vedeva insieme i salotti buoni di Casini, la Destra di Fini, il mondo imprenditoriale di Berlusconi, il federalismo della Lega.
Eravamo in troppi, e pur avendo governato nella maggioranza delle Regioni, Province, Comuni non sempre siamo stati in grado di fare quelle riforme promesse.
Nel 2008 quasi stremati abbiamo deciso di dare a Silvio la maggioranza piu' grande della storia Repubblicana.............poi Fini, gli scandali, le minorenni.
Tutto e' crollato ed in soli 2 anni (dalle Regionali del 2010 a oggi) siamo riusciti a far fuggire tutti gli elettori che non hanno interessi personali nello stare ancora nel PDL.
Abbiamo atteso senza segnali il rinnovamento.
Ci abbiamo provato ancora lo scorso anno con i congressi provinciali.

io e pochi (poi neanche troppo pochi visto che abbiamo radunato piu' di 200 tesserati della provincia) amici del territorio abbiamo cercato il cambiamento ed il rinnovamento contro l'apparato appiattito sul mantenere equilibri precari e poltrone. Hanno vinto loro e' vero, ma come avevamo previsto era una vittoria fasulla, ultimo segnale di un regime interno che non reggeva piu'.

a piu' riprese ho chiesto dei segnali, le dimissioni del coordinatore regionale, il cambiamento di rotta e la partecipazione con il territorio. NULLA.
Per questo caro Silvio questa volta non posso essere con te, con Monti, con tutti quelli che hanno amministrato la cosa pubblica negli ultimi 20 anni (molti sono li' da 30 ma lasciamo stare).

Ho un altra idea, dal 1994 ad oggi sono diventato grande ed oggi sono libero grazie proprio a te di poter andare altrove, dove qualcuno pensi che l'impresa e' il motore del benessere, che lo Stato sia un regolatore, ma non un oppressore, dove il Popolo conta piu' della moneta e della Finanza, dove la democrazia sia una parola rispettata a tutti i livelli e non solo uno slogan.

C'e' tutto un elettorato di centrodestra spaesato, che non si concedera' mai alla Sinistra, ma che ha bisogno di una nuova sfida. Grazie, ma adesso basta. Spazio ad un altra generazione che speriamo abbia la stessa lungimiranza e riesca a portarci fuori dal guado.

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